Riabilitazione comportamentale: la storia di Nina.
- Puppyness Educazione Cinofila Milano
- 24 giu
- Tempo di lettura: 2 min

L'abbaio insistente è un disagio del cane e non solo un problema del condominio!
Nina è una meticcia di taglia media, occhi svegli e orecchie sempre in ascolto. Vive con la sua famiglia in un appartamento tranquillo, è amata, seguita e ha un bel legame con i suoi umani. Eppure, ogni volta che qualcuno bussava alla porta o suonava il campanello… scattava il panico.
Abbaiava, correva avanti e indietro, saltava, ringhiava, si agitava.
I proprietari non riuscivano a parlare con il corriere e tanto meno ad avere ospiti, perchè Nina non riusciva a calmarsi nemmeno dopo il loro ingresso.
Come abbiamo fatto a capire le cause del problema e a intervenire per migliorare questa condizione?
Le sue reazioni non erano capriccio, ma un modo per dire che qualcosa la metteva a disagio. Abbiamo osservato insieme a loro cosa succedeva: quanto tempo durava l’abbaio, che postura assumeva, cosa succedeva prima e dopo.
Abbiamo capito che per Nina il campanello significava: “attenzione, pericolo, devo fare qualcosa!”
Il percorso di cambiamento - 1 step. Cambiare la rappresentazione della circostanza. Abbiamo proposto alla famiglia un piccolo programma educativo, semplice ma costante:
🌿Abbiamo costruito un training di de-sensibilizzazione del campanello.
🌿Abbiamo coinvolto la famiglia in una nuova routine di accoglienza, più calma e prevedibile.
🌿 Abbiamo insegnato a Nina che, al suono del campanello, poteva andare su un tappetino in un angolo sicuro.
🌿 Abbiamo lavorato sul potenziamento cognitivo e su esercizi che la aiutassero a gestire meglio le emozioni.
🌿 Abbiamo riadeguato l'ambiente e prassi di accoglienza affinchè Nina non si facesse carico di accogliere l'ospite.
involto la famiglia in una nuova routine di accoglienza, più calma e prevedibile.
I risultati dopo la prima fase?
Oggi Nina abbaglia ancora quando suonano alla porta. Ma è un abbaio diverso: breve, controllato. Poi va sul suo tappetino, si ferma, osserva. Ha imparato che non è tutto sulle sue spalle. E la famiglia ha imparato a leggerla, a darle strumenti, a non sgridarla… ma a guidarla.
Hai anche tu un cane che si agita alla porta?
Non sei solo. E non è una questione di “cane testardo” o “educazione sbagliata”. Spesso è solo bisogno di aiuto, di comprensione e di strumenti giusti.
👉 Contattaci per una consulenza personalizzata. Ti aiutiamo a leggere meglio il comportamento del tuo cane e a trovare insieme nuove modalità di convivenza più serene.
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